La collisione aerea di Ramstein รจ un incidente aereo verificatosi nel corso di un'esibizione acrobatica il 28 agosto 1988 durante l'Airshow Flugtag '88 nella base NATO di Ramstein, in Germania.
L'incidente avvenne durante l'esibizione delle Frecce Tricolori, quando la pattuglia acrobatica italiana si apprestava a completare la figura detta della "Cardioide". A provocare la sciagura fu la collisione in volo fra i tre Aermacchi MB-339PAN pilotati dal tenente colonnello Ivo Nutarelli (Pony 10 della formazione), dal tenente colonnello Mario Naldini (Pony 1, capo pattuglia) e dal capitano Giorgio Alessio (Pony 2). Mentre gli aerei numero 1 e 2 precipitarono in fiamme sulla pista, il numero 10 si abbattรฉ sulla folla causando 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori.[1][2][3]
I resti dei tre velivoli delle Frecce Tricolori coinvolte nell'incidente furono acquistati dal Museo dell'Aviazione di Rimini nel 1989 e lรฌ sono rimasti esposti per diversi anni. Poi su richiesta dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana, il museo li donรฒ ad essa ricevendo in cambio un monumento commemorativo in memoria i morti di questo tragico incidente ed un velivolo F-104 ASA.[4] In seguito alla tragedia di Ramstein, furono per tre anni vietate le esibizioni aeree (sul territorio tedesco) ed in seguito riviste le misure di sicurezza, allontanando il pubblico dall'area delle evoluzioni acrobatiche.
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